Voliera di anime
Il 2024 segna i cento anni dalla morte di Franz Kafka. Il grande scrittore di Praga ha inciso profondamente nella letteratura mondiale, muovendosi dentro spazi angusti, realtà mutevoli, stati dell’animo messi sulla carta come edifici labirintici e quasi inarrivabili. La sua vita breve (poco più di quarant’anni) ha attraversato anni cruciali tra Otto e Novecento e ha messo in luce una capacità rara di raccontare e affrontare le profondità dell’animo, privato e collettivo.
Il progetto Voliera di anime, si ispira liberamente all’opera e al pensiero di Kafka affrontando i temi dell’attesa, della spiritualità, della trasformazione approfonditi in diversi scritti di Kafka.
Partendo quindi da questo, il progetto Voliera di anime, si struttura come una installazione che simboleggia la sospensione dell’anima tra vita e morte e la ricerca di un senso o di una giustizia superiore.
Voliera di anime è una installazione permanente, dell’artista Caterina Ruysch Voltolini, curata da Nicola Ciancio per Ex-Voto, pensata per ed in dialogo con gli spazi dell’ipogeto del Complesso Museale Santa Maria delle Anime del Purgatorio ad Arco, che si compone di una principale struttura centrale e altre satelliti.
Il perno installativo del lavoro presentato è una voliera di anime, concepita quale luogo di ‘detenzione’ e purificazione delle stesse verso la liberazione dalle fiamme del purgatorio (Refrisco)
La struttura, una grande voliera con paresti translucide retro illuminate, dove delicati interventi pittorici dell’artista diventano rughe come segni del tempo e tracce del fuoco, è abitata da due elementi simbolici: la luce, nella sua doppia direzione ascensionale e discensionale e le fiamme di un fuoco che contemporaneamente punisce e purifica.
Una decorazione di farfalle sublimate e stilizzate, realizzate con oggetti di uso comune, in piccole sculture rimarca il significato metaforico sotteso al progetto, laddove la farfalla che emerge al termine del processo evoca un simbolo di resurrezione e rinascita. Infatti, l’origine etimologica del termine ‘farfalla’ ne dichiara il sostrato simbolico: ‘farfalla’ in greco si dice ψυχή, ovvero ‘anima’, termine connesso con ψύχω «respirare, soffiare» (cfr anche esalazione dell’anima ecc ecc). In particolare, il riferimento iconografico è la Greta oto butterfly (farfalla ali di vetro), insetto caratterizzato da ali trasparenti che si sposta in lunghe migrazioni (percorso dell’anima ecc). Alcuni quadri di piccole e diverse dimensioni costellano silenziosamente lo spazio circostante.
CATERINA RUYSCH VOLTOLINI
(Reggio Emilia, 1985. Vive e lavora a Milano)
Caterina ha due cognomi: nasce Voltolini ma si battezza Ruysch molto presto, ereditando simbolicamente la genetica del celebre botanico ed anatomista olandese Frederik Ruysch. Fin da piccolissima è affascinata dalla fantasmagorica libreria del padre Marco, pediatra, in cui coltiva una segreta passione per i volumi di patologie odontoiatriche e dermatologiche. Affrontare il concetto di morte diventa per lei un’urgenza quotidiana: di qui l’ovvio collegamento con Ruysch, che dedicò la sua vita di ricerca alla “ignuda natura”.
Caterina intraprende la medesima ricerca attraverso un approccio non scientifico, bensì carnale e spirituale assieme. Maturità classica, Accademia di belle arti e Filosofia sono gli studi che costellano il suo percorso formativo, proseguito poi col conseguimento di un MA in Fine Art a Londra.
Caterina è ora a tutti gli effetti Voltolini e Ruysch, e con questi nomi prosegue nella propria ricerca artistica, mai concludentesi perché essa è la vita stessa, che qua e là si cristallizza in mostre.
L’artista predilige progetti site specific, in cui la propria identità possa incontrare, accogliere e mescolarsi con l’identità altra, in una sorta di fusione col luogo stesso. L’essere umano è un limbo nell’eterna tensione tra finito e infinito. In questo sta la nostra libertà, ed a questo Caterina Ruysch Voltolini è devota.
NICOLA CIANCIO è autore e curatore di progetti culturali e ibridi con un passato come direttore creativo di eventi. Con la sua ricerca mira a creare “ambienti”, dove il fruitore diventi parte integrante del processo creativo. Nicola sviluppa progetti o insieme di azioni “lenti” ed interdisciplinari (fra cultura, arte, mercato, sociale, creatività, politica e intrattenimento) che si stratificano e si ramificano nei territori e nel tempo in cui operano coinvolgendo le comunità creative, gli innovatori sociali e culturali, gli abitanti e new comers per stimolare nuove narrative e cambiamento sociale.
Curatore di diversi progetti e mostre è stato ideatore e attivatore del progetto Non Riservato a Milano, rete a vocazione produttiva per azioni creative nello spazio pubblico, sviluppato con l’associazione Ex-Voto di cui è socio fondatore. Attualmente prosegue il suo percorso di ibridazione dei contesti attraverso SuperOtium, progetto di residenza d’artista e ospitalità a Napoli di cui è direttore artistico, e continua la sua ricerca attraverso programmi di scambio di pratiche, come il ciclo Conversazioni Domestiche per Azioni Pubbliche, finalizzati allo sviluppo di ulteriori progetti.
Ex-Voto sviluppa progetti complessi in ascolto e dialogo con il contesto dove si inserisce, incentrati sula socializzazione attiva, la co-creazione e il networking come strumenti per valorizzare le risorse e le attività dei territori e delle comunità locali. Tra i progetti più significativi ricordiamo Rooms’ Contest, un concorso per gli abitanti di appartamenti condivisi che esplora il rapporto tra spazi pubblici e privati; i colloqui di Non Riservato, che facilitano il dialogo tra residenti, operatori culturali e istituzioni e che hanno portato alla creazione di Non Riservato, una rete produttiva di organizzazioni impegnate in pratiche creative nello spazio pubblico milanese. Tra gli altri progetti, Action Frame, un progetto di screening che anticipa il programma di residenza internazionale di video arte Camouflage, insieme a iniziative curatoriali e artistiche come Atlas dei Corpi, Borderlight, Hacking Monuments, A New Hymn 4 New Neapolis, Glocary, tra le altre.
Inoltre, Ex-Voto dirige Domestic Conversations for Public Actions, uno scambio di pratiche che coinvolge ospiti nazionali e internazionali per ispirare nuove prospettive su creatività, arte, cultura e società.