OPERA IN TRANSIZIONE
OPERA IN TRANSIZIONE
anime pezzentelle dalla faccia sporca
Opera Pia Purgatorio ad Arco Onlus
presenta
OPERA IN TRANSIZIONE
anime pezzentelle dalla faccia sporca
Un percorso di ricerca antropologica, testi, drammaturgia e creazione di Mimmo Borrelli
Dal 18 al 23 giugno, ore 21.00
Opera Pezzentella compie dieci anni e torna nel luogo che la tenne a battesimo, il Purgatorio ad Arco, per intraprendere un nuovo viaggio. Un rito di passaggio e trasformazione che coinvolgerà tutti, dalle anime agli attori al pubblico, come
suggerisce il nuovo titolo Opera in transizione – anime pezzentelle dalla faccia sporca con cui Mimmo Borrelli, drammaturgo, regista e attore napoletano, ha rinominato il suo dramma in versi.
Il nuovo allestimento è prodotto dalla Fondazione Teatro di Napoli – Teatro Bellini con il sostegno dell’Opera Pia Purgatorio ad Arco Onlus che mette a disposizione gli spazi dove l’opera è stata ideata e scritta dall’autore che, per due anni, ha vissuto i luoghi, studiato i documenti, incontrato le persone del quartiere. Ad affiancare Borrelli sul palco, gli allievi della Bellini Teatro Factory che hanno
contributo alla creazione di una Babele di dialetti e di voci che attendono solo di potersi incarnare sulla scena.
Gli allievi attori, originari di diverse regioni italiane, hanno infatti condotto, su stimolo
di Borrelli, una ricerca antropologica sui detti, proverbi e modi di agire delle proprie
realtà di provenienza. Questi studi sono confluiti nel nuovo lavoro, sovrapponendosi alle ricerche effettuate a suo tempo dall’autore partenopeo per scrivere Opera Pezzentella, che debuttò con successo nel 2014 e fu replicata nel 2015.
Il nuovo testo, con quattro racconti totalmente inediti, è stato rielaborato e tradotto in diverse lingue di scena: genovese, marchigiano, bresciano, romanesco, salernitano, napoletano del Seicento, italiano “meticciato” e impastato con l’arabo.
Un’opera monumentale di circa quattromila versi per uno spettacolo itinerante: il pubblico, infatti, sarà coinvolto in un viaggio esperienziale che toccherà diversi luoghi del Complesso per vivere, insieme alle anime pezzentelle, l’epopea del Purgatorio, terra di mezzo tra Paradiso e Inferno.
Il Purgatorio ad Arco è in festa per la nuova opera di Borrelli. «Siamo entusiasti e ansiosi di assistere al nuovo spettacolo» afferma Giuseppe d’Acunto, Presidente dell’Opera Pia Purgatorio ad Arco Onlus «Conosciamo le qualità artistiche e umane di Mimmo Borrelli e la sensibilità con cui si è avvicinato a questo luogo e alla memoria che custodisce. Il suo lavoro sulle Anime pezzentelle è entrato a far parte della nostra storia, una tradizione secolare di arte, cultura e fede che lui ha saputo reinterpretare in chiave laica e moderna. Il ritorno di ”Opera Pezzentella” è una felice occasione per ritrovare la sua drammaturgia antropologica, il suo sguardo struggente sugli ultimi, una capacità unica di fondere aspetti sociali e spirituali. Un teatro totale, imprescindibile».
LA TRAMA
Le anime del Purgatorio sono in rivolta poiché, per mancanza di fedeli e di preghiere, le loro pene non vengono più alleviate e il fuoco del Purgatorio è diventato insopportabile. Cominciano ad evadere dal Purgatorio e a mischiarsi ai vivi, violando in tal modo un patto col diavolo, Avierzeco. Il demone, furibondo, dà un ultimatum per la loro salvezza: entro ventiquattr’ore bisogna trovare una sedicenne che prenda il posto di Lucia, la condottiera delle Anime del Purgatorio, che ogni cento anni deve essere
sostituita con una giovane che abbia avuto la stessa sorte (innamorata, combattente e morta per amore). La nuova Lucia dovrà morire, compiendo un viaggio terribile attraverso i sette peccati capitali. Solo il suo sacrificio eviterà, infatti, che il diavolo faccia sprofondare l’intero Purgatorio nell’Inferno.
In questo viaggio simile a un cammino dantesco, intrapreso dalla spaesata sedicenne, irrompe la vita vera, con storie reali che giungono dal passato e dal presente, tratte da testimonianze raccolte da Borrelli e gli allievi della Factory: così tra i Superbi, gli Accidiosi, i Golosi, gli Invidiosi, gli Iracondi, gli Avari e i Lussuriosi, la nuova Lucia s’imbatte in storie crude e strazianti, come quelle di Maso e Bernardina Pisa, della donna clown e della sua amata malata di cancro, della ragazza violentata per la sua obesità, dei bambini non nati del ‘900, della traversata dal nord Africa e del naufragio di Ismaele e Cadigia, del Cancelliere beone e del suo Siggettaro truffaldino, della Perpetua che cade in anoressia per l’amore impossibile con Padre Crocco. Al termine del viaggio la giovane, che ha ormai compreso il suo destino, si avvia verso l’inesorabile. Ad attenderla c’è la morte vestita di nulla che, spiega Borrelli, è «allegoria di una Napoli furente nella sua mancanza, indifferenza e assenza». E che
forse, come le anime in rivolta e disperse, attende una partecipazione, un coinvolgimento.
“Opera in transizione” è un dramma corale che resta fedele a un intento già presente in “Opera Pezzentella”: creare una connessione stretta tra l’aspetto performativo dell’azione culturale e quello sociale. «Una chiesa che diventa luogo laico e felicemente pagano» dichiara il drammaturgo «per una cerimonia bassa di quel sacro, che solo il teatro può restituire, se riuscito all’alto della poesia». Un rito laico che intende riavvicinare interpreti e spettatori, in una trance lucida comune, a un luogo, il Purgatorio ad Arco, che è incommensurabile memoria patrimoniale di arte, architettura e fede e punto di riferimento per la comunità.
Musica a cura di Antonio Della Ragione
Luci di Salvatore Palladino
Elementi scenografici, oggetti di scena e spazio scenico di Luigi Ferrigno
Costumi di Enzo Pirozzi
Maschere di Gennaro Staiano
Collaborazione al progetto di Gianluca Catuogno
Sound design di Alessio Foglia
Con gli allievi della Bellini Teatro Factory
Assistenti alla regia Martina Abate, Antonio Basile
Attori e Attrici:
Padre Crocco – Matteo Ronconi
Comare dagli occhi azzurri – Miriam Giacchetta
Maso – Luigi Savinelli
Ciccio Mastrillo il Cancelliere – Umberto Serra
‘O Siggettaro – Filippo D’Amato
Murticiello il pagliaccio – Daniela De Riso
Cadigia – Giuseppina Ruggiero
Bernardina Pisa – Gaia Napoletano
La sposa – Greta Bertani
Lucia D’amore – Rossella De Martino
Mamma Roma – Lucia Straccamore
Stornella – Sofia Celentani Ungaro
Lo sposo – Cristoforo Iorio
Ismaele – Tarek Ismail
La pupata – Valeria Martire
E con
Capo ‘e morte – Mimmo Borrelli
Foto di scena
Flavia Tartaglia
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